Un consiglio pratico sull'uso del GPS
Da chi se ne intende
Quest' articolo è pubblicato sul sito www.avioportolano.it nella sezione Articoli: Tecnica.
Ringrazio l'autore per le dritte e per avermi concesso di potere utilizzare il contenuto in questo sito.
IL SETTAGGIO CORRETTO DEL GPS
(di Guido Medici)
Accertatevi che il vostro GPS sia settato correttamente per evitare sorprese. Le coordinate geografiche di un punto possono essere espresse in diversi modi e l’Avioportolano le riporta in gradi, primi e centesimi di primo. La scrittura usata è del tipo 45° 34.97’. L’equivalente espressione in coordinate geografiche si scriverebbe invece in questo modo: 45° 34’ 58”.
Nel primo caso il valore dopo la virgola esprime i primi in centesimi (97/100 novantasette centesimi di primo) nel secondo il valore dei secondi è una frazione di 60 (58/60 cinquantotto sessantesimi di primo). Entrambi i valori stabiliscono la posizione dello stesso punto nello spazio a patto che lo strumento con il quale si rileva il punto stesso lo sappia.
Il GPS in genere sono consegnati al cliente con uno standard di default in cui le coordinate sono espresse con la prima formula: gradi, primi e centesimi (o millesimi) di primo. Entrando nel menu di settaggio si può modificare questo standard cambiandolo secondo le preferenze e le fonti di informazione che si utilizzano. L’AIP riporta le coordinate degli aeroporti in gradi primi e secondi. Il Bottlang, invece, in gradi primi e centesimi di primo.
C’è anche un altro modo di esprimere le coordinate ed è quello utilizzato, ad esempio, in alcuni GPS stradali come il Tom Tom. Questo strumento riporta le coordinate una terza forma del tipo: 45, 58283°. Significa che il punto (lo stesso identificato dalle coordinate precedenti) è indicato con una latitudine espressa in gradi e frazione di grado. Analoga espressione viene utilizzata anche in Google Earth.
Ci sono molti altri modi per identificare la posizione di un punto nello spazio ma gli strumenti GPS utilizzano prevalentemente quelli indicati sopra.
Settare correttamente il proprio strumento evita di farsi portare in un punto che potrebbe essere sensibilmente distante dall’obiettivo che vogliamo raggiungere.
Tanto per fare un esempio a spanne: se il GPS è settato in gradi primi e centesimi di primo e si inserisce la coordinata espressa in gradi primi e secondi il punto risulterà spostato di 700 metri circa.
Se volate nella piatta della padana o sulle colline dell’Umbria e cercate la pista al tramonto con luce radente e poco tempo a disposizione 700 metri possono fare la differenza tra “trovare” e “non trovare” la pista.
La ragione dello scarto è semplice: alle nostre latitudini un primo è uguale a 1852 metri circa; un centesimo di secondo è circa 18 metri. Tra 58 e 97 c’è una differenza di 39 centesimi il che significa, appunto, 700 metri circa (18x39=702).
Per capire come sono settate le coordinate del GPS senza entrare nel menù basta osservare l’espressione usata: in genere i secondi (nel sistema sessagesimale) sono identificati con la doppia virgoletta.
Un altro elemento che è necessario sapere è che le nostre coordinate fanno riferimento al geoide che si chiama WGS 84 - World Geodetic System 1984. Il “geoide” è una superficie virtuale di riferimento sul quale si proiettano le coordinate dei punti. La posizione geografica della cima di una montagna, ad esempio, è realmente in posizione elevata ma, per il nostro strumento, si trova sulla superficie del geoide di riferimento.
I matematici si sono scervellati non poco per definire la superficie di un pianeta che ha la sfortuna di essere un ellissoide pieno di avvallamenti e montagne. Alcuni l’hanno disegnato in un modo altri in un altro. Utilizzando le stesse coordinate su geoidi di riferimento diversi la posizione del punto cambia, ovviamente, anche se si tratta solo di qualche secondo di differenza. Il problema è stato risolto nel 2000 quando è stato reso obbligatorio l’utilizzo del WGS 84 come standard per la navigazione aerea.
Gli strumenti GPS aeronautici, pertanto, sono settati di default sul WGS84. In Italia, tuttavia, la conversione dai vecchi ai nuovo standard non è ancora completato. Se andate sul sito ENAV http://www.enav.it/aip/aga/aga2-3/aga2-3.htm alcuni aeroporti (Firenze Peretola ad esempio) riportano le coordinate calcolate sui vecchi standard ED50 e MM40 (altri sistemi di riferimento).
Più rapida ad adeguarsi è stata la nostra Aeronautica Militare che ha terminato la conversione nel 2002.
Ringrazio l'autore per le dritte e per avermi concesso di potere utilizzare il contenuto in questo sito.
IL SETTAGGIO CORRETTO DEL GPS
(di Guido Medici)
Accertatevi che il vostro GPS sia settato correttamente per evitare sorprese. Le coordinate geografiche di un punto possono essere espresse in diversi modi e l’Avioportolano le riporta in gradi, primi e centesimi di primo. La scrittura usata è del tipo 45° 34.97’. L’equivalente espressione in coordinate geografiche si scriverebbe invece in questo modo: 45° 34’ 58”.
Nel primo caso il valore dopo la virgola esprime i primi in centesimi (97/100 novantasette centesimi di primo) nel secondo il valore dei secondi è una frazione di 60 (58/60 cinquantotto sessantesimi di primo). Entrambi i valori stabiliscono la posizione dello stesso punto nello spazio a patto che lo strumento con il quale si rileva il punto stesso lo sappia.
Il GPS in genere sono consegnati al cliente con uno standard di default in cui le coordinate sono espresse con la prima formula: gradi, primi e centesimi (o millesimi) di primo. Entrando nel menu di settaggio si può modificare questo standard cambiandolo secondo le preferenze e le fonti di informazione che si utilizzano. L’AIP riporta le coordinate degli aeroporti in gradi primi e secondi. Il Bottlang, invece, in gradi primi e centesimi di primo.
C’è anche un altro modo di esprimere le coordinate ed è quello utilizzato, ad esempio, in alcuni GPS stradali come il Tom Tom. Questo strumento riporta le coordinate una terza forma del tipo: 45, 58283°. Significa che il punto (lo stesso identificato dalle coordinate precedenti) è indicato con una latitudine espressa in gradi e frazione di grado. Analoga espressione viene utilizzata anche in Google Earth.
Ci sono molti altri modi per identificare la posizione di un punto nello spazio ma gli strumenti GPS utilizzano prevalentemente quelli indicati sopra.
Settare correttamente il proprio strumento evita di farsi portare in un punto che potrebbe essere sensibilmente distante dall’obiettivo che vogliamo raggiungere.
Tanto per fare un esempio a spanne: se il GPS è settato in gradi primi e centesimi di primo e si inserisce la coordinata espressa in gradi primi e secondi il punto risulterà spostato di 700 metri circa.
Se volate nella piatta della padana o sulle colline dell’Umbria e cercate la pista al tramonto con luce radente e poco tempo a disposizione 700 metri possono fare la differenza tra “trovare” e “non trovare” la pista.
La ragione dello scarto è semplice: alle nostre latitudini un primo è uguale a 1852 metri circa; un centesimo di secondo è circa 18 metri. Tra 58 e 97 c’è una differenza di 39 centesimi il che significa, appunto, 700 metri circa (18x39=702).
Per capire come sono settate le coordinate del GPS senza entrare nel menù basta osservare l’espressione usata: in genere i secondi (nel sistema sessagesimale) sono identificati con la doppia virgoletta.
Un altro elemento che è necessario sapere è che le nostre coordinate fanno riferimento al geoide che si chiama WGS 84 - World Geodetic System 1984. Il “geoide” è una superficie virtuale di riferimento sul quale si proiettano le coordinate dei punti. La posizione geografica della cima di una montagna, ad esempio, è realmente in posizione elevata ma, per il nostro strumento, si trova sulla superficie del geoide di riferimento.
I matematici si sono scervellati non poco per definire la superficie di un pianeta che ha la sfortuna di essere un ellissoide pieno di avvallamenti e montagne. Alcuni l’hanno disegnato in un modo altri in un altro. Utilizzando le stesse coordinate su geoidi di riferimento diversi la posizione del punto cambia, ovviamente, anche se si tratta solo di qualche secondo di differenza. Il problema è stato risolto nel 2000 quando è stato reso obbligatorio l’utilizzo del WGS 84 come standard per la navigazione aerea.
Gli strumenti GPS aeronautici, pertanto, sono settati di default sul WGS84. In Italia, tuttavia, la conversione dai vecchi ai nuovo standard non è ancora completato. Se andate sul sito ENAV http://www.enav.it/aip/aga/aga2-3/aga2-3.htm alcuni aeroporti (Firenze Peretola ad esempio) riportano le coordinate calcolate sui vecchi standard ED50 e MM40 (altri sistemi di riferimento).
Più rapida ad adeguarsi è stata la nostra Aeronautica Militare che ha terminato la conversione nel 2002.